
Il baccalà è un alimento tipicamente napoletano che si è diffuso in tutta l'Italia meridionale per il suo sapore unico e la sua estrema versatilità: infatti, può essere utilizzato per realizzare fantastici primi e secondi. La variante più conosciuta è, senza dubbio, il baccalà fritto napoletano e la tradizione vuole che esso si prepari sia durante la viglia di Natale che per quella di Capodanno. Se desiderate sapere di più sulla storia di questo pesce, le tradizioni, le ricette originali e quelle alternative questo articolo fa al caso vostro.
Il baccalà fritto napoletano: la tradizione
La storia che riguarda il baccalà fritto napoletano è molto antica: di fatto, questo pesce non è tipicamente italiano, ma arriva dall'Europa del nord nel periodo delle Repubbliche Marinare. Gli italiani ne apprezzarono sin da subito le caratteristiche, in quanto si conservava bene durante i giorni. Inoltre, le donne campane lasciavano il pesce per quattro giorni in ammollo, così da renderlo morbido e carnoso e cambiavano l'acqua sia la mattina che la sera.
Secondo la tradizione, il baccalà in passato veniva considerato l'alimento dei poveri, per questo si era soliti consumarne tanto. Da allora, il baccalà fritto deve essere consumato il giorno prima di Natale e di Capodanno, secondo la tradizione partenopea e può essere realizzato sia nella versione originale che in altre numerose varianti.
Il baccalà fritto napoletano: la ricetta originale
Il miglior modo per gustare il baccalà è, senza dubbio, seguire la ricetta originale napoletana. Un buon consiglio da seguire prima della preparazione del baccalà fritto è quello di lasciare il pesce un paio di giorni in ammollo per eliminare il sale in eccesso e cambiare l'acqua sia la mattina che la sera, come facevano le donne napoletane in passato. Prima di essere posto in ammollo, il pesce dovrà essere tagliato in pezzi da circa quattro centimetri e un paio di ore prima della sua cottura dovrete scolarlo e lasciarlo asciugare correttamente.
La ricetta originale per la realizzazione del baccalà fritto prevede l'utilizzo di un chilo di baccalà, la farina e l'olio extra-vergine o l'olio di semi per friggere. A questo punto, potrete versare circa 500 millilitri di olio all'interno di una padella (vi consigliamo di utilizzare quella per friggere) e lasciarlo riscaldare. Per farlo, basteranno dai tre ai cinque minuti, ma è fondamentale che la temperatura raggiunga i 180 gradi: in questo modo sarà possibile ottenere una panatura croccante e un interno morbido.
Contemporaneamente, dovrete impanare i pezzi di baccalà utilizzando la farina e versarli all'interno dell'olio bollente. Il tempo di cottura è di circa quattro o cinque minuti, se i pezzi di pesce hanno le dimensioni indicate prima (quattro centimetri). Se le dimensioni sono superiori dovrete attendere per circa dieci minuti finché non risulteranno essere completamente dorati e croccanti. Infine, potrete versare i pezzi di baccalà fritto in un piatto con la carta assorbente e servirli ancora caldi, magari accompagnati da alcune fette di limone.
Il baccalà fritto napoletano: come fare una pastella croccante
Realizzare una pastella croccante per il nostro baccalà è molto semplice: ciò che ci servirà sarà l'acqua gasata e fredda, mezzo cucchiaino di bicarbonato e la farina.
Per prima cosa, dovrete disporre la farina a fontana e versare al centro il bicarbonato e l'acqua, facendo attenzione a ricoprire accuratamente ogni pezzo di baccalà con l'impasto, che dovrà risultare omogeneo. Per creare una pastella estremamente croccante dovrete aggiungere il sale solo una volta terminata la cottura e non durante la preparazione. Ancora, se desiderate ottenere una pastella leggermente amarognola dovrete servirvi di un po' di birra piuttosto che di una parte d'acqua.
Il baccalà fritto napoletano: ricette alternative
Come abbiamo detto, il baccalà fritto è un piatto estremamente versatile, che dunque può essere realizzato in tantissime varianti. Vediamo alcune delle ricette più deliziose per realizzare un ottimo baccalà fritto.
Baccalà fritto marinato
Per realizzare il baccalà fritto marinato dovrete friggere il pesce come abbiamo già indicato, dopodiché sarà necessario cuocere un po' di prezzemolo, di peperoncino (se amate il sapore piccante) e di aglio, che dovranno essere precedentemente tritati, in una padella con l'olio di frittura del baccalà. Una volta dorati, potrete aggiungere anche del pomodoro e dell'aceto per creare una salsa deliziosa da utilizzare come topping per i pezzi di baccalà.
Baccalà fritto alla livornese
La ricetta del baccalà fritto alla livornese è molto simile a quello napoletano: infatti, per realizzarlo dovrete friggere il pesce ma lasciarlo dorare leggermente, senza cuocerlo del tutto. Poi, sarà necessario cucinare del sugo di pomodoro in un'altra padella, aggiungendo prezzemolo, aglio e i pezzi di baccalà. Passati venti minuti di cottura potrete servire il pesce e aggiungere olive e peperoncino per un tocco ancora più piccante.
Baccalà fritto senza glutine
Questa ricetta è la soluzione ideale per tutti coloro che amano il baccalà fritto ma che sono celiaci. Per realizzarlo, infatti, sarà necessario utilizzare la farina di mais o di riso e procedere con la ricetta del baccalà fritto napoletano che abbiamo indicato prima.